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domenica 14 settembre 2014

26° GIROVERDE - Camisano (CR), km: 8-14-18-22-28

Cari ragarunners, buongiorno.

Camisano ci attende e ci potrà attendere anche il prossimo anno!...

Sì, perché la manifestazione podistica di Camisano risulta essere - e continuerò a ripeterlo - una delle più belle corse campestri, e meglio organizzate, inserita nella lista delle manifestazioni del Comitato Provinciale Fiasp di Cremona.
Percorso molto agreste e piacevole (misto sterrato e asfalto), sicuro, contrassegnato perfettamente e con chilometraggi assolutamente affidabili; ristori completi con ogni sorta di bevande e di alimenti energetici e di conforto; personale sorridente ed affabile - molto carine le ragazze al 1° - e forse qualche bicchierino di prosecco ha aiutato questa estroversione al 2° ristoro!

Insomma una manifestazione vivamente consigliata a tutti. Infatti, a testimonianza di ciò che ho scritto, le presenze, che ho sentito enunciare dallo speaker al microfono, alla fine della corsa, si sono aggirate attorno alle 1180 unità, complimenti!!

Dopo questa sorta di panegirico, passiamo alla corsa vera e propria.

Oggi siamo quasi al completo, in ordine alfabetico: Filippo (io), Ives, Sergito e Waltere, mentre la Marzia partecipava alla kermesse ma con altri amici, più in forma e veloci di noi. L'abbiamo incontrata dopo aver parcheggiato il mezzo lungo la strada provinciale: stava già iniziando la corsa e litigando con il GPS che non ne voleva saperne di comunicare con i satelliti (chi non ha mai avuto problemi con questi simpatici dispositivi?).
GTA

Comunque, alla partenza, al solito tavolino del GTA, compriamo i biglietti che comprenderanno, come di consueto qui a Camisano, anche i tagliandi per una lotteria a premi.

Il Presidente Sig. Nava, insieme a "occhietti aguzzi" e altri, fanno il solito eccellente lavoro di bagarinaggio autorizzato a servizio dei soci, allietando l'attesa con scoppiettanti battute e colorite barzellettine!! Il clima è come sempre festante e dopo aver ricevuto i tagliandi ci incamminiamo verso la partenza. Appena raggiunta la piazza della chiesa, partiamo al passo stanco per riscaldare i muscoli e le giunture articolari.

1° ristoro
Il tracciato è sempre molto bello e si è subito in aperta campagna a respirare aria pulita.
2° ristoro
Il primo ristoro, posizionato appena dopo il 4° chilometro è molto ben fornito con organizzatrici, come già detto, carine e gentili e musica che non guasta (mi pare fossero musiche caraibiche o latino-americane).

Si prosegue ancora in aperta campagna e, dopo un lungo tratto, anche rettilineo, su strada asfaltata che ringraziamo per averci fatto riposare i muscoli delle caviglie impegnati a controllare le buche dello sterrato precedente, ci troviamo in prossimità del 2° ristoro.


Subito dopo il 9° chilometro infatti, gli organizzatori hanno già fatto "brillare" alcune bottiglie di prosecco e l'allegria pervade tutti i presenti: corridori e organizzatori stessi...anche i cani possono festeggiare allegramente; complimenti per il vettovagliamento che supera qualsiasi aspettativa!!

Palatendone
Io e Sergito, dopo aver aspettato i reduci Waltere e Ives (vedi foto scattate a raffica sotto), proseguiamo uniti verso l'arrivo. Durante questi ultimi 5 chilometri circa, non ci sono scossoni emotivi ma il ritmo rimane comunque molto gioioso e rilassante. La natura ci offre un suggestivo scampolo di paesaggio!

Lotteria
 
Premio finale
All'arrivo la consueta ressa affamata riempie il tendone ripara-sole e, come al solito, non vinciamo niente alla lotteria finale: sfortunati nel gioco, fortunati...in qualcos'altro...

Insomma, confermo che la kermesse di Camisano è la migliore manifestazione organizzata nel Cremonese/Cremasco.
Il premio finale lo vedete qui a fianco: molto generoso e "succoso"!!


Bene, anche oggi ho finito; ciao e alla prossima.

pippo

Qui sotto alcune foto a raffica dei miei compagni-amici di corsa...Walter e Ivano!!







domenica 24 agosto 2014

24° Marcia di S.Antonio - Bolzone (Cr) - kms 6/14/20

Buongiorno ragarunners,
eccoci ad un altro appuntamento con le manifestazioni ludico motorie della provincia di Cremona.
Oggi descriveremo quella organizzata a Bolzone, paese a pochissimi chilometri da Crema.

Cominciamo col dire che saremo solo in due a partecipare, io e Sergito; tutti gli altri sono in ferie a godersi il mare ed il sole, che questa strana estate ci regala a singhiozzi e fra una lacrima di pioggia e l'altra.
Stamattina il sole si fa comunque vedere e questo ci rallegra parecchio, e non solo noi, perché molte sono le persone che parteciperanno - vedi foto in fondo.

Partiamo subito, senza grossi preamboli, anzi partiamo subito con una "chicca": dopo i primi metri corsi piano in riscaldamento, ci si imbatte nel curioso cartello sopra riportato...
Spontaneo sorge immediatamente un dubbio: "come farò a fare il mio 'personale' o 'il mio meglio', se devo adeguare il passo alla natura del terreno? E se la natura del terreno non si adeguasse a ricevere il mio passo? cosa succederebbe?...curioso, non vi pare? Lascio a voi ogni altro commento.

Posso solo dire che ogni domenica ci si diverte un sacco!!!

Sergito (in blu) non trova più riparo!!
Proseguiamo.
Dopo alcuni chilometri in tranquillità, naturalmente adeguando il passo alla natura del terreno, ci si imbatte nel primo ristoro, situato a Ombriano, presso la famosa Madonnina. Qui c'è una novità: una costruzione di legno adibita a riparo ed utilizzata l'anno scorso per fornire ristoro ai podisti, non c'è più!
Ci raccontano che è stata bruciata da un gruppetto di ragazzi poco equilibrati e le ceneri ed i resti bruciati sono stati ripuliti dagli operatori ecologici. Non ci resta che bere il tè con qualche fettina di limone solo col riparo del fogliame ovviamente fornito da mamma natura, presente in abbondanza (piante secolari e vegetazione lussureggiante)...
Oggi saremo coccolati e accuditi dalla natura!!

Si riparte percorrendo il 2° cavalcavia della giornata (speriamo l'ultimo) verso Capergnanica e dopo aver attraversato un campo, si pensa coltivato a risaia, perché la scarpa affonda ingloriosamente nell'acqua fredda - più probabilmente scrosciata la notte precedente - , si passa ad un più caldo e regolare tratto asfaltato che ci conduce fino al 2° ristoro.

Qui possiamo riposare ancora e farci allietare da altre scenette divertenti: un corridore, non più giovanissimo, con fasciatura alla gamba sinistra, reclama massaggi per poter proseguire la corsa...il problema è che poche infermiere, né servili badanti sono disponibili nel momento in cui transita il malcapitato.
Anche i pochi presenti non sembrano interessati ad alleviare le sue sofferenze...o bramosie...
Si dovrà accontentare e proseguire "simil-zoppicando".

Direi che comunque non sta poi così male, perché corre più forte di noi e ci lascia indietro. Forse avrebbe voluto altri tipi di servizi? I sorrisi elargiti possono svelare, forse, l'arcano.

Dopo avere percorso ancora qualche chilometro in mezzo alla natura, si ritorna alla partenza dove un buon ristoro finale, con panini e yogurt, ci attende per poterci finalmente riposare e rilassare.
Molti sono sopraffatti dalla fame e cercano di raggiungere i panini nascosti dietro ad una colonna per non essere preda facile - vedi foto.

Anch'io e Sergito ci rifocilliamo in abbondanza e devo ammettere che, sebbene il percorso della manifestazione non sia stato dei più belli, l'organizzazione ha dato il meglio di sé per poter allietare e soddisfare i partecipanti. Bravi!

Il premio finale, il famoso riconoscimento alimentare, è consistito in un grande brik di succo di frutta, un sacchetto di patatine (per i nostri figli) e un paio di lattine di cola (anch'esse per i nostri figli)...contenti loro, contenti tutti!!

Bene, anche per oggi siamo al capolinea; spero abbiate letto con piacere queste righe e vi aspetto per la prossima recensione...non so ancora dove, né chi vi parteciperà, ma da qualche parte e con qualcuno saremo, di sicuro!!!

Ciao
Pippo

domenica 17 agosto 2014

5a Al senter da l'Ada - Casaletto Ceredano (Cr) km 7-15-20

Salve a tutti e bentornati.

Stamattina siamo in quel di Casaletto Ceredano, paese del comprensorio Cremasco di circa 1200 abitanti (dato aggiornato a dicembre 2013 - fonte Wikipedia).
La giornata si presenta stupenda dal punto di visto meteorologico. E sappiamo bene che in quest'estate "autunnale", un po' di cielo azzurro non può che allietare i nostri cuori! L'aria è frizzante e la luce crea un contrasto cromatico veramente straordinario, di verde e di azzurro come se ne vede di rado nella nostra campagna in agosto: di solito una cappa di umidità e grigiore regna sovrana ed avvolge i manti erbosi. Ma non oggi... e a dire il vero neanche durante i giorni passati...

Centro Sportivo
Comunque io e Ives siamo riusciti a organizzarci per partecipare alla kermesse ludico-motoria casalettese. Con il mio blindato, raggiungiamo il centro sportivo, situato lungo la strada Casaletto-Chieve e, dopo avere trovato uno spazio ai bordi di una strada limitrofa, vicino alla partenza e aver salutato Simona, la mia collega biondissima, ci avviciniamo allegramente alla postazione del nostro mitico GTA, con la Piera e il Presidente Nava, che ci accolgono con sorrisi e battute gioiose, sempre ben accette.
Il cartellino di partecipazione con riconoscimento viene debitamente pagato: con tutto il lavoro che gli organizzatori svolgono per preparare queste manifestazioni, ci mancherebbe anche che non contribuissimo!! Spero vivamente che tutti i partecipanti lo facciano.

Percorso 19 kms
La Piera è in formissima (come sempre!) e pubblicizza gite in montagna con passeggiate e manifestazioni fuori porta che stuzzicano la nostra bramosia. Val di Cembra in settembre! Perché no?...ci penseremo, anche se già altri appuntamenti sono stati fissati, per lo stesso week end di fine settembre.

Ma andiamo all'attività sportiva che sta per cominciare. Si parte col riscaldamento...

I primi chilometri di percorso sono misti. Un po' di asfalto fra le villette di Casaletto Ceredano e sterrato con erba di campo fino ad arrivare al 2° chilometro. Come dicevo, la giornata fresca e assolata riempie i nostri cuori e lo spirito, e soprattutto la gamba, corre senza grossi affanni, anche se aiutata da un passo tutt'altro che "olimpionico".

Ives
Imbarcadero di Casaletto
La temperatura di 16°C concilia con lo sforzo e infatti, entrambi non subiamo il solito tracollo iniziale estivo, dato dalla calura, anzi, è un vero piacere correre sotto gli alberi ma anche sotto al sole che ti scalda al punto giusto, senza "stufarci" troppo (nel senso culinario della parola)...è proprio una bella giornata!!

Sentiero de l'Adda
Percorsi ancora un paio di chilometri, in località Cà de Vagni, troviamo il primo ristoro, semplice ma ben rifornito con bevande, limoni, zuccheri. Oltrepassato il ristoro ben presto si arriva ad un sentiero che lambisce l'Adda e qui il mio spasmodico desiderio di immortalare i luoghi e le persone in ricordo degli eventi, si fa più pressante.

E infatti scatto qualche foto all'amico Ives e anche alla natura che ci circonda: abbondante e rigogliosa come non mai in quest'estate "bagnata".
Peccato che questo sentiero si esaurisca abbastanza presto: infatti dopo poco riappare la nostra aperta campagna anche se, con questa luce, non si può certo recriminare la bellezza di questi panorami.

Appena dopo il 6° chilometro incontriamo un'altro ristoro. Mi ricordo che l'anno scorso avevamo messo le teste accaldate sotto i rubinetti che, copiosamente, fornivano acqua ai podisti in un agosto arrroventato. Quest'anno ci siamo accontentati di bere tè con uno spicchio di limone.

Proseguendo al buon passo, ma mai esagerato, eccoci arrivati all'ottavo chilometro e qui incontriamo il terzo ristoro davanti alla ormai stra-famosa Abbadia Cerreto presso l'omonima località.

Per una volta, io e Ivo, riusciamo a farci fare uno scatto insieme da un gentile organizzatore che stava rifocillando i corridori assetati. Grazie!!

Dopo un piccolo spuntino con solito tè e limone, proseguiamo, ma dopo poco ci troviamo di fronte ad un bivio di deviazione a seconda della distanza da percorrere: 14 o 21 kms. Avendo pensato alla giornata stupenda, non ci lasciamo scappare l'opportunità di allungare la mattinata e scegliamo di proseguire sulla lunga distanza. Ripensandoci bene, faremo sicuramente più di 15 chilometri, ma non 21, perché abbiamo già passato un altra deviazione "di allungo", non imbucandola, diciamo così...

Il percorso si snoda quindi lungo asfalto per circa 1 chilometro e questo ci rilassa un pochino la muscolatura periferica; dopodiché si entra in sterrato per un paio di chilometri, fino a Bastia-Molina: praticamente un aggregato di cascine da cui si passa necessariamente per poter arrivare su una strada asfaltata che ci condurrà al quarto e penultimo ristoro (ma quanti ristori ci sono?), posizionato alle casolari di Dosso.

3° ristoro - casolari di Dosso
Ancora più di un chilometro di asfalto e poi, via, si svolta verso la campagna solcata da sterrati, sassaie e polverosi sentieri: le scarpe ringraziano per la cura che ogni possessore dedica a queste preziose compagne di corse, dopo aver affrontato questi percorsi.
Ultimo ristoro
Bisogna infatti riconoscere che forse, quelle del podista, sono le scarpe sportive più maltrattate, subito dopo quelle di football che vengono addirittura "prese a calci"... dai palloni! Data la famosa azione-reazione che si trova in tutti i libri di fisica...
Peccato che durino poco e la loro vita si concluda comunque dopo un anno o poco più, a seconda del chilometraggio effettuato. Anyway...

Quando la fatica comincia a farsi sentire, passiamo in prossimità di un bellissimo laghetto (forse privato) che ci spinge e accompagna verso l'ultimo ristoro, servito da una graziosa e gentile signora che si scusa di avere solo acqua perché sono passate tante persone prima di noi: siamo gli ultimi o siamo partiti troppo tardi?...ah, no, forse è perché abbiamo allungato il percorso restando nelle retrovie dei più blasonati corridori delle mezze maratone, ecco perché!...forse...

I giochi sono fatti!! E noi strafatti!!
Ancora poche migliaia di metri e siamo al traguardo. Infatti, dopo aver percorso asfalto lungo la strada Casaletto-Chieve, ed aver tagliato un insignificante pezzetto di percorso "ad U" che tutti gli anni tagliamo, finalmente, riusciamo a concludere la manifestazione ludico-motoria.

GTA management
All'arrivo scambiamo due chiacchiere con i nostri mentori del GTA-Crema che ci regalano qualche prodotto alimentare vinto come gruppo più numeroso e colgo l'occasione per immortalare il gruppetto.

Il riconoscimento fornito dall'organizzazione, anche quest'anno, è un sacchetto di riso da un paio di chili, che apprezzeremo degustandolo con un buon soffritto di olio, aglio, cipolle e funghi porcini, perché no? Un buon risotto ai funghi rianima anche i moribondi, non credete?

Bene, anche oggi siamo arrivati al traguardo e con questo vi saluto cordialmente e vi aspetto per la prossima recensione.

Ciao a tutti.

Filippo







domenica 15 giugno 2014

6ª TÖCC ANSÈMA A PÉ - Ripalta Cremasca 2.2 - 9 - 14 - 21.6 km

Salve a tutti.
Eccoci ad un nuova manifestazione ludico-motoria: siamo in quel di Ripalta Nuova o Cremasca, per la  "6ª TÖCC ANSÈMA A PÉ", organizzata dal GTA di Crema.
Mi ricordo che l'anno scorso o forse due anni fa era stata molto carina ed al ristoro finale avevo pure vinto un set di posate da campeggio, alla lotteria...
Quest'anno sono presenti, oltre a me, anche Maricla e Sergito. I ragazzi della "Sbarra" stanno diventando un po' troppo pigri...bisogna trovare il modo di stanarli e tirarli fuori dalle loro comode brande domenicali!

La partenza per Ripalta è fissata alle 7:30 ed il mio cingolato, sempre caparbio e instancabile, mi conduce da Mari, prima, e da Sergito poi. Quindi ci portiamo nella ridente località a pochi chilometri da Crema, presso il campo sportivo del Comune di Ripalta.
Dopo avere acquistato il solito biglietto con riconoscimento al tavolo del GTA, si parte.

Inizialmente si percorre un lungo tratto asfaltato che circoscrive un'area di campagna piuttosto grande, senza nessun riparo, né alberatura, ma per fortuna è nuvolo: non oso immaginare che fine avremmo fatto se ci fosse stato il sole!
Comunque l'umidità è abbastanza consistente e si suda sebbene il passo non sia quello dei maratoneti navigati.


Si percorrono i primi 4 chilometri senza grosse sorprese, né tanto meno grosse emozioni: la strada è quella che da Moscazzano porta verso San Michele.
A Moscazzano si raggiunge il primo ristoro. Discreto, sotto i portici di una casa moderna a due piani, ma con acqua, bibite, tè e qualche agrume.
Si prosegue quindi attraverso un tratto di porfido nel centro di Moscazzano per svoltare a sinistra e percorrere nuovamente qualche chilometro attraverso la campagna, ma sempre su asfalto.

 Appena dopo il 9° km, si arriva al secondo ristoro: più carino del primo, con gazebo e contornato dalla rigogliosa vegetazione nei pressi di Cascine San Carlo. A questo punto, dopo essersi rifocillati a dovere, si riprende verso Bolzone.
Appena prima di tagliare l'11° chilometro si corre lungo la bella ciclabile Capergnanica-Ripalta e si ritorna alla partenza, trasformatasi in arrivo veramente maestoso!

Il ricco ristoro finale ripaga completamente l'iscrizione. Frutta di ogni tipo, anguria, pesche, albicocche, banane, tutta fresca e veramente gustosa...poi ancora torte e bibite in gran quantità!!

Un ristoro finale così ricco non l'avevo mai trovato!! Complimenti all'organizzazione e avanti così. Bravi!!

Il riconoscimento finale è consistito in un paio di calzini da runner, sempre molto utili.

E con questo ho concluso anche oggi, grazie per avermi seguito e vi aspetto alla prossima,
ciao
Pippo

domenica 1 giugno 2014

15-esima Cortina-Dobbiaco 30 kms

Logo dell'edizione 2015
Cari ragarunners,

oggi vi racconterò la corsa più bella che abbia mai fatto da quando ho iniziato a correre (2010)...e spero non sarà l'ultima: la Cortina-Dobbiaco, di 30 chilometri.
Questa "lunga" non è soltanto suggestiva per i paesaggi e per i luoghi che si attraversano durante la corsa, ma è anche una sfida con sé stessi e una buona prova di carattere (vale per chi non ha mai fatto più di una mezza-maratona, ndr).
Dobbiaco, il giorno precedente la gara per ritiro pettorali
Infatti il percorso prevede un primo tratto lungo circa 14 kms con una leggera e continua pendenza positiva, circa 1% - 2 % e poi i restanti con una pendenza negativa, più o meno dello stesso tipo, se non con qualche tratto ancora più discendente (anche 3% e 4%) che affatica "subdolamente" le gambe; per fortuna, questo "sali e poi scendi" si alterna una sola volta lungo i trenta chilometri.

Piano corsa del Giorgio - professional!!
Come se non bastasse, solo i primi 3 chilometri (2,7 ca. in realtà) e l'ultimo (praticamente 750 m) sono percorribili su asfalto, tutto il resto è un misto di sterrato, sassi, sassolini, ghiaia, ghiaino, pietre e terra battuta. Chi non è abituato a correre in campagna soffrirà a dismisura. Ma questa è la natura, le vere strade sterrate di una volta che venivano percorse dai muli e dai carri - e dai treni -, non un impasto di bitume nerastro e sassi, tirato e lisciato da pesanti macchine a rullo che agevola la battuta e ripetuta cadenza del passo!

Ma andiamo con ordine ed iniziamo dicendo che alla kermesse dolomitica parteciperemo in 5, anzi in 4: Io, Giorgio, Sergito ed Ivano. Walter, bontà sua, ci ha solo accompagnato, con piacere, per assisterci e condividere l'esperienza...spero che l'anno prossimo possa partecipare!

Già da parecchio tempo abbiamo prenotato, tramite l'esplosivo Giorgio, un hotel a Cortina per soggiornare la notte precedente la corsa. Il giorno dopo, giorno della manifestazione, abbiamo in programma di tornare, dopo un pranzo presso qualche ristorante della zona, verso le nostre dimore: insomma "una 2 giorni" di corsa e amici...
Tutto comincia con lo schema operativo di Giorgio (che vedete qui sopra in foto): ci sveglieremo alle 7!
Questo sarà l'unico punto in comune per tutto il gruppetto; il resto della pianificazione è strettamente riservato ad uso personale...quello di Giorgio!!

Come detto, alle 7:20 precise facciamo colazione e alle 8:00 ci si prepara ad uscire, dopo aver pagato l'hotel, per consegnare le borse all'organizzazione che le recapiterà, tramite 4 o 5 TIR a Dobbiaco per la riconsegna...
Ma con noi c'è il President, che le porterà direttamente con sé in auto a Dobbiaco. Il mezzo è quello di Ives: Audi 4x4 cross-road nuova fiammante...gran bel mezzo, forse un po' strettino per tre adulti seduti sul sedile posteriore...

Ma no! Nessuno vuole dare la borsa con i vestiti a Walter; solo io.
Non so come mai; forse vogliono completare per intero tutte le procedure standard che intervengono in una corsa podistica? ...mistero! Masochisti? ...mistero numero 2!

Ives, Walter; Sergio, Io
Comunque sono l'unico che consegna il sacchetto a Walter, gli altri si fanno la coda ai TIR.
Poco male...almeno per il momento, perché non abbiamo fretta...la partenza è per le 9:30/9:40!

Dopo un'oretta di svago, comprensiva di attesa per consegna borse e dopo una serie di scatti telefonici (nel senso di scatti fotografici col telefonino...che giocherellone che sono!!), ci avviamo verso l'agognata partenza: io, Sergito ed Ivano nel gruppone degli "amatori" che partirà 10 minuti dopo, Giorgio nel gruppo dei "professional", partenza alle 9:30.

Oggi vi regalo anche un video della partenza, girato dal nostro Presidente che, come sapete, non ha corso, ma ci ha supportato con pazienza e coraggio (vista la calca e il numero di partecipanti, quasi 5800!!).
Se riuscite a trovarci nel gruppo siete bravi, anzi bravissimi!



Corso Italia - partenza a Cortina
Comunque la tensione spasmodica che cresce nell'attesa dello sparo iniziale, si riesce a sentire nell'aria ed il chiacchiericcio della folla riempie ogni angolo e pertugio della via principale di Cortina, Corso Italia.
Non fa freddissimo, sono circa 8/9 gradi centigradi e devo dire che come nelle migliori greggi al pascolo, ci riscaldiamo autonomamente gli uni con gli altri, solo con la presenza...
Dopo aver visto partire il primo plotone, alle 9:40 precise in lontananza, vicino al campanile, si ode lo sparo del via per noi e lo speaker con audio che va e viene - pessima amplificazione -  annuncia lo start. Dopo un buon minuto e mezzo siamo ancora fermi.
Adesso cominciamo a muoverci e a corricchiare, in realtà se camminassi andrei più veloce.
Via, dopo una manciata di minuti si corre davvero, al trotterello perché tutti sanno che dovremo affrontare 14 chilometri in leggera salita e quindi ci si deve risparmiare...
Nel frattempo Sergito è già sparito, come suo solito!!

Ives
La folla
Il tratto iniziale si snoda lungo la strada principale di Cortina d'Ampezzo e prosegue per la provinciale per quasi due chilometri. La leggera salita si fa sentire. Il passo è intorno ai 6:30/7' al km, molto lento, ma con i 30 chilometri non si può scherzare.
A circa 2 chilometri si comincia lo sterrato con uno strappo da 10% di pendenza, per fortuna solo di poche decine di metri; le gambe sono ancora fresche e non ci sono problemi...
Il 7°...

Sterrato stile bocciofila
Dopo questo dislivello si avanza fra gli abeti e l'aria fresca e pura, gustandosi anche la presenza silenziosa delle molte persone che non hanno più fiato per parlare o lo risparmiano per la gara. Si sentono solo i passi che si alternano sul terreno più o meno accidentato e gli affanni dei meno allenati, come noi. Il ritmo non è proprio allegretto!

Al 7° chilometro, dopo aver percorso lo sterrato che si affaccia su una valle con un meraviglioso ruscello di acqua bianco-verde opaco (acqua proveniente dallo scioglimento della neve) che crea delle insenature arteriose, giungiamo ad una galleria che mostra ancora i segni della dinamite e delle molte braccia che l'hanno creata: molto suggestiva. E' illuminata da una fila di lampadine non proprio ecologiche, ma che fanno da contorno ad uno dei tratti più belli dell'intero tracciato.

Caverna paradiso
Caverna paradiso 2
All'uscita dalla galleria, si percorre ancora lo sterrato, incuneati fra le montagne che sono diventate più ripide e cattive. Ad un certo punto, si giunge su un ponte protetto da alcune reti verdi che ti sostiene su un orrido che stento a guardare, per non farmi venire la vertigini.
Lo spettacolo anche stavolta è da brividi e non riesco a non guardare...ma noi siamo qui per correre, non per fare un picnic...
Il bosco
Comunque, a questo punto, ci siamo già lasciati alle spalle un paio di ristori (ce ne saranno 5, prima di quello finale). Ovviamente ne abbiamo prontamente usufruito, bevendo sali, acqua e mangiando spezzoni di banane.
Rifiutando...
Non vi dico il disastro di bottigliette, bicchieri, pezzi di frutta, schiacciata e altro, per terra; non vi nascondo che un pensiero ai poveri organizzatori che dovranno riordinare e ripulire, me lo sono fatto. Le reti messe a disposizione per contenere i rifiuti dei podisti si sono rivelate insufficienti a contenere i migliaia di "detriti" prodotti - vedi foto a lato.

Salita e...poi discesa
Alla fine, contando i passi uno per uno, arriviamo ai fatidici 14 chilometri, lunghezza alla quale si dovrebbe cambiare passo perché sospinti dalla forza di gravità: si comincia la discesa! E sarà così.
Ci fermiamo al passo poco prima dell'inizio della discesa perché Walter ci saluta e ci esorta a non mollare; ne approfittiamo per rilassare un po' le gambe e bere al 3° ristoro, posizionato in località Cimabanche, dove c'è uno spiazzo veramente accogliente, con molta gente che saluta i partecipanti.

Ci sono anch'io!
Cominciamo la discesa dicendo subito che è vero che la discesa aiuta e ti fa ansimare molto meno, ma le gambe al 25° chilometro cominceranno a fare "pio-pio", come si dice in gergo...

Io ed Ives...e laghetti
Comunque Ives spinge come un forsennato, o forse si fa spingere dalla forza invisibile, scoperta da Newton; fatto sta che lo devo richiamare più volte all'ordine, minacciandolo con il ricordo della distanza da coprire fino alla fine. Si calma e così, fra un lamento ed un sospiro, passiamo attraverso altri momenti di vera goduria: ponticelli, abeti profumati, sterrati, laghetti, prati incontaminati e sentieri piani come campi da bocce e tratti di pietrisco da vescica si susseguono a ritmo vertiginoso...io non so più dove guardare e dopo aver rischiato di cadere, mi riprendo e per un po' di tempo guardo solo dove metto i piedi!

I chilometri si accumulano nelle nostre gambe e verso il 27° chilometro ci facciamo forza l'un l'altro e, sulle sponde del lago di Dobbiaco, tiriamo fuori tutto il nostro orgoglio per poter correre ancora fino alla fine. I momenti di sconforto si susseguono e qualche insulto ai metri che non passano mai esce dalle nostre labbra, sottovoce...
L'ultimo chilometro lo facciamo pensando a Fantozzi che avrà sicuramente sofferto di più nella sua vita, rispetto alle nostre ridicole tre ore e mezzo.
Dopo un ultimo sguardo al bellissimo panorama sul lago che riflette il disegno delle montagne che lo guardano, in lontananza, intravediamo il traguardo, dopo una curva a gomito che stentiamo ad affrontare; mancano poche centinaia di metri...ecco, ci siamo...sì, ce l'abbiamo fatta!! Abbiamo tagliato il traguardo in 3 ore e 24 minuti, insieme io e Ivano. Grandissimi.
I nostri eroi alla fine!
Sì, il tempone non c'è, ma mi piacerebbe chiedere a chi a corso in 2 ore e mezzo se si è accorto dei paesaggi che ha incrociato lungo il percorso, o se ha notato che nei laghetti a 1450 metri non si vedevano pesci...
Va bene così, ognuno affronta la vita come crede...e queste corse sono piccoli suggestivi scorci di vita, secondo me...

Premi finali, oltre alla medaglia
Dimenticavo di dirvi che i partecipanti alla manifestazione sono stati circa 5800, più o meno...e ritengo che l'anno prossimo lo saranno ancora di più, vista la bellezza dell'evento.

Cari Ragarunners, anche questa l'abbiamo messa nel fienile e speriamo che possa essere un momento informativo per molti podisti, che potranno così decidersi ad affrontare "una lunga", chissà, magari in previsione di una maratona!
Con questo è proprio tutto, vi saluto e vi aspetto alla prossima recensione.
ciao

filippo