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domenica 10 febbraio 2013

13° GIR DELE MADUNINE DA UMBRIA' - 4 CORRI PER IL MYANMAR 8-15-22-28 kms

Buongiorno a tutti,

eccoci ancora qui a descrivere le corse campestri dell'hinterland Cremonese: possiamo dire così? In effetti si tratta della Provincia di Cremona, ma non si sa mai...visti i cambiamenti della politica italiana in questo periodo. Ma non voglio dilungarmi su questo argomento così importante, sebbene per alcuni, molto noioso.

Siamo qui per raccontare di corse e di avvenimenti ludici, perdinci!!
Bene, eccoci dunque al 13° Gir dele Madunine da Umbrià, anche se devo dire in tutta onestà che io non le ho notate lungo il percorso, le Madunine. Mah! Sarò stato un po' distratto dal freddo e dalla suggestiva partecipazione di tantissimi corridori, oppure forse è stato solo un riferimento "nominale"...

http://www.sarnicolovere.it/
Stamattina siamo a ranghi ridottissimi e incomincio a preoccuparmi: il President è in Austria, bontà sua, per ferie e Ives ha già corso per seguire la tabella di avvicinamento alla Sarnico-Lovere di Aprile; Marzia ha i bimbi "in gestione"; Checcuz non si è ancora riabilitato del tutto dall'infortunio. Ci sarà invece il Giamba, che si farà trovare all'oratorio di Ombriano, arzillo e sgambettante, forse un un "compare".

Dunque, stamattina sono io di corvée e devo passare con il cingolato, senza cingoli, a prendere il Sergito che mi aspetta, come al solito, al freddo...ma ahimè, stavolta, non trovo nessuno ad attendermi dinnanzi alla sua abitazione...un dubbio mi assale: "sarà già andato? Ma sono solo in ritardo di due minuti...". Fugace sguardo alla strada e noto che il pulmino di sua proprietà c'è ancora...ma allora?

Vuoi vedere che la sveglia birichina non ha suonato! Attendo ancora 10 minuti e poi, un po' titubante, vado a suonare il citofono (Sergio non ha il telefono cellulare). Mi risponde la vocina flebile di Cristina, la moglie, che sibila: "Accidenti, mi sa che non si è svegliato... lo sveglio!".
Va bé, che ci vuoi fare, capita.
La cosa brutta di chi si sveglia tardi è che deve recuperare e fare tutto di corsa senza poter assecondare le proprie abitudini.

Di lì a 10 minuti, con ancora il sonno attaccato alle ossa, Sergio ed io saliamo in macchina e partiamo per raggiungere l'Oratorio di Ombriano.
Dopo pochi minuti, arrivati in prossimità della partenza, comincia la ricerca del parcheggio.
Però! C'è la folla delle grandi occasioni. Per fortuna conosco le zone, avendo abitato qui per alcuni anni e riesco a trovare un posticino in una vietta traversa.
Giardino innevato - Crema, martedì notte
Ma eccoci al cospetto della Piera che ci saluta sempre educatamente. Stamattina, oltre ai biglietti d'iscrizione, ci offre, questa gratuitamente, una copia della bella rivista della Fiasp "Sportinsieme", visto che qualche articolo di questo blog viene pubblicato all'interno di essa: la lascio a Sergio perché io ne ho già una copia...

A questo punto si parte. L'aria è pungente e fa freddo, il cielo è sereno. Le previsioni indicano neve per lunedì e martedì (cosa che puntualmente avverrà il lunedì, martedì un po' meno...).
Devo dire che mi mancano gli altri componenti della Sbarra...

percorso Sabbioni-Bolzone
Il Sergito, come al solito, fa la lepre e io dietro. Passiamo nei pressi dei Sabbioni, storica rivale del quartiere Ombriano, quindi si prosegue per il cavalcavia verso Bolzone e si giunge alla ciclabile Ripalta-Capergnanica, percorsa innumerevole volte con il gruppo per allenamenti o per correre quelle mattine senza corse campestri organizzate.
Il passo si mantiene sempre vivace (almeno per me!).
Le molte persone incontrate alla partenza - e devo dire che sono state veramente tante - sono "snocciolate" lungo il percorso; qualcuna ci supera e qualcun'altra si lascia superare.
Arriviamo al primo ristoro parlando affannosamente, i muscoli tibiali mi fanno un po' male...siamo partiti troppo allegramente, penso!

Coda!!
Al ristoro c'è la coda? E' la prima volta che mi capita di vedere la coda. Saremo davvero in tanti o c'è qualche passo lento nella distribuzione delle bevande? Comunque è abbastanza ben rifornito con spicchi di arancia, zucchero biscotti e tè bollente - devo ammettere di aver pianto un pochino per aver ustionato il mio povero esofago dopo averne bevuto una sorsata, senza attenzione.

Il percorso è tutto su asfalto, per il momento. Giunti a Capergnanica si prosegue in direzione Chieve e ad un certo punto si devia a sinistra e si percorrono 4 chilometri circa su uno sterrato fra i campi gelati.
Attenzione!
Mentre corriamo lungo lo sterrato, una signora con cane si abbassa la tuta e si mette a fare i propri "comodi", ai lati di un campo, mostrando ai corridori le proprie terga...devo dire che è stato proprio un lampo a ciel sereno... ma per fortuna senza tuono! Ma sì, dai, in fin dei conti siamo in campagna e la natura deve essere lasciata libera di esprimersi...!!

La corsa prosegue fino al 2° ristoro, dove alcuni addetti, probabilmente stremati dal freddo, si lasciano andare a commenti non proprio gentili: "ma quanti siete?...non finite più!". Nel frattempo, per fortuna, il sole ci scalda un po' e ne approfittiamo per fare stretching.
(Accidenti, mi accorgo di essermi dimenticato di far ripartire il mio Garmin: ogni tanto alle soste lo spengo per vedere, alla fine, il passo in movimento...ed in questo caso mi sono perso 4 kms!).
Dopo esserci rifocillati si riparte sempre a buon passo e dopo poco, si corre lungo la strada fra Casaletto Ceredano e Chieve. Sempre molto carino questo tratto, caratterizzato da falsi piani che si abbracciano. Lo abbiamo già affrontato con altre corse; sembra di essere fra le colline...

Dopo l'ultimo ristoro anch'esso ben rifornito, posto sulla strada Chieve-Capergnanica e riparato da un gazebo "estivo", affrontiamo gli ultimi chilometri cercando di tirare un po' di più. Questo tratto non è particolarmente bello perché è la strada comunale e si passa ancora su un'altro cavalcavia prima di giungere al traguardo nell'oratorio di Ombriano. A questo punto siamo arrivati.
Sergio all'arrivo si defila a fare altro stretching all'aperto (al freddo!!). Io mi riparo al ristoro finale che è all'interno di un salone e per chi, come me, porta gli occhiali, è un mezzo disastro: umidità al 99,9% con occhiale a 0°C significa che istantaneamente si forma una condensa lattea sulle lenti da non vedere ad un metro di distanza. Infatti ci vorranno almeno 5 minuti prima di mettere a fuoco l'ambiente e la numerosa gente presente.
Ottime le vettovaglie e riesco anche a fare una foto a qualche percorso redatto a mano dagli organizzatori, bravi!

Giudizio finale (percorso 15 km): buona corsa, il tracciato non è particolarmente spettacolare, è poco impegnativo e prevalentemente su asfalto; la ristorazione è nella media con un buon numero di punti di controllo. L'organizzazione forse potrebbe migliorare il percorso, soprattutto alla fine (ultimi 300 metri) perché si correva in mezzo alle macchine dei corridori che se ne stavano andando...abbastanza pericoloso!

Il premio finale è stato molto ricco; lo potete vedere qui a lato.

Con questo è tutto. Alla prossima...
ciao
Pip


venerdì 8 febbraio 2013

18° AL GIR DALE LAME Cremosano 7-13-20 kms

Ragarunners, buongiorno.
Questa volta siamo a Cremosano, piacevole e sfuggente paesino del Cremasco; sfuggente perché non ci si ferma spesso in questo luogo, ma si passa soltanto o in macchina o di corsa, utilizzando la ciclabile, percorrendo la Strada Provinciale 2 che da Crema giunge a Trescore Cremasco.

Stamattina Marzia deve passare con la Pantera Nera a prendere i corridori più "sbarrati" del circondario: nell'ordine dovrà passare da Sergito, Ives, Waltere e me.
Essendo il Giamba, come sappiamo bene, la Perla bianca del gruppo, stamattina non ci sarà: è in quel della Liguria alla mezza maratona di Portofino...non per niente questa gara si chiama: "Mezza Maratona Internazionale delle Due Perle".
Ma chissà chi sarà la seconda Perla!?
Ma sì, dai! La seconda Perla è il maratoneta Stefano Baldini, il testimonial della gara di quest'anno.
Grande Giamba...un giorno verremo anche noi sul litorale a tenerti compagnia e a fare conoscenze.

Ma torniamo con i piedi per terra o nel fango di Cremosano, perlomeno al parcheggio. Infatti, dopo la defezione di Ives e il President per motivi ancora da accertare (ma sembrerebbe un principio di Lazzaronite, infiammazione dell'ultimo tratto spinale, detto anche più comunemente, coccige o, ancora più comunemente "filù") arriviamo solo in tre al parcheggio di Cremosano: Marzia, Sergio ed io. Ci fanno entrare in un campo di erba abbastanza alta e ghiacciata che però nasconderà un 'insidia che vi spiegherò meglio più avanti (vedi anche fango di prima).

Dunque, come dicevo, dopo aver parcheggiato, ci rechiamo nei pressi del gonfalone de GTA dove il Sig.Nava e la sempre sorridente Piera, al calduccio, ci segnano i chilometri che percorreremo quest'oggi, ci forniscono i biglietti d'iscrizione alla campestre e ci danno un talloncino con i numeri di tesseramento Fidal a cui ci siamo iscritti quest'anno, che servono per partecipare alle manifestazioni podistiche ufficiali cronometrate. Eh sì, quest'anno siamo lanciatissimi e correremo qualche corsa "ufficiale".

L'organizzazione della manifestazione, curata dai Podisti Cremosano, sembra di quelle che fanno il botto, come si dice in gergo. C'è moltissima gente - ed è per questo che siamo finiti a parcheggiare in un campo - e c'è anche un ambiente molto conviviale ed ospitale, racchiuso in un grazioso spazio aperto (scusate il gioco di parole), molto appagante. L'aria fresca, anzi fredda, l'allegria e la cordialità ci spingono a seguire il serpentone di persone che sta già silenziosamente affrontando l'ennesima fatica: bene, si parte!!

Il primo tratto è asfaltato e sostenuto a buon ritmo (troppo buon ritmo forse). Questo passo andrà avanti per una cospicua parte del tracciato. Passiamo all'interno della zona industriale e poi si prosegue verso Crema ed in prossimità dei Mosi, si svolta a destra e ci si immette su di uno sterrato fin quasi alla fine della corsa. Circa 8 km.
Per fortuna al 5 km circa c'è il ristoro ed io, insieme a Sergio che mi ha aspettato, mentre la Marzia si è lasciata prendere dall'euforia ed è scattata come "gazzella di savana", ingurgitiamo tè caldo con fetta biscottata e marmellata, quasi intera...
Il banchetto del ristoro è modesto ma sufficiente.

Si riparte e dopo un paio di chilometri il Sergito mi saluta perché vuole accelerare...resto solo.

Resto solo in mezzo alla natura ed ai campi verdi, circondato da piante e arbusti, da una leggera nebbiolina che viene e che va, da un cielo limpidissimo attraverso cui si vedono anche le montagne innevate, dalla luna che è ben definita (non piena) e, soprattutto riscaldato dal sole: bello, veramente bello e suggestivo il paesaggio della campagna Cremasca al mattino d'inverno!!
"Adesso faccio qualche foto!": ho pensato. E così ho fatto!
In realtà ne avevo fatta qualcuna anche prima, ma si sa che chi scrive può anche non scrivere...non so se mi sono spiegato.

Comunque, immersi in questi bellissimi scenari, si devia verso il canale Vacchelli, che io amo alla follia perché luogo della mia giovinezza e fanciullezza, intrisa di pericolose avventure estive, e lo si percorre fino al secondo ristoro. Anche qui ci rifocilliamo, stavolta sono stato avvicinato da Marzia che mi ha aspettato. Solito bicchiere di tè caldo e piccola porzione di carboidrati e poi si riparte.
Stavolta proseguiamo io e Marzia, quasi in scioltezza. Il passo è diminuito.
Marzia saluta molti corridori che ci raggiungono e qualcuno ci supera anche: sono amicizie podistiche instaurate durante le "20 chilometri" che Marzia faceva all'inizio della sua carriera.

Dopo un paio di chilometri ancora di sterrato, finalmente si giunge sull'asfalto, in prossimità della zona ad Ovest di Cremosano e rientriamo al ristoro finale...Sorpresa!
Sembra di essere al rito della confermazione: tavoli coperti e pieni di bevande e panini imbottiti, fette con marmellate e c'è persino la trippa e la polenta!!
E chi se la fa scappare, la trippa! Me ne faccio dare un piatto (il commensale esagera un pochino), ma ne consumo solo due o tre cucchiai. Veramente buona. Il caldo della pietanza e il contenuto calorico mi rimettono in sesto dopo le fatiche dei 13 chilometri...sono veramente soddisfatto e in forma.

Nel frattempo, dopo poco, arriva anche Sergio, che ha affrontato la 20 km: pazzo e incosciente...rischia di farsi male!
Comunque dopo esserci cercati nella ressa finale, io e Marzia andiamo verso la macchina: e qui ci aspetta un'altra sorpresa...: il ghiaccio del primo mattino nel campo di erba, si è trasformato in acqua, e chi l'avrebbe mai detto??
E così ci siamo ritrovati a spingere le macchine fuori dal campo, immersi in una gara di rally e di drifting al contempo...ogni persona che doveva uscire dal campo restava bloccata con le ruote che slittavano ed a turno si spingeva per sbloccare le auto e far uscire tutti dalla palta. Spettacolo!.
Per fortuna c'era tanta gente e tutti uniti siamo riusciti a venirne fuori: consigliamo agli organizzatori di prepararsi meglio per la prossima manifestazione.
Spero che questo post possa servire a memoria.

Bene, anche oggi siamo arrivati alla fine. Ultima cosa il premio finale: chiacchiere di carnevale (il periodo è quello giusto), yogurt e raviolini alla carne!! - vedi foto.

E con questo è proprio tutto, un saluto.
ciao e alla prossima.
Pip