eccoci ancora qui a descrivere le corse campestri dell'hinterland Cremonese: possiamo dire così? In effetti si tratta della Provincia di Cremona, ma non si sa mai...visti i cambiamenti della politica italiana in questo periodo. Ma non voglio dilungarmi su questo argomento così importante, sebbene per alcuni, molto noioso.
Siamo qui per raccontare di corse e di avvenimenti ludici, perdinci!!
Bene, eccoci dunque al 13° Gir dele Madunine da Umbrià, anche se devo dire in tutta onestà che io non le ho notate lungo il percorso, le Madunine. Mah! Sarò stato un po' distratto dal freddo e dalla suggestiva partecipazione di tantissimi corridori, oppure forse è stato solo un riferimento "nominale"...
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Dunque, stamattina sono io di corvée e devo passare con il cingolato, senza cingoli, a prendere il Sergito che mi aspetta, come al solito, al freddo...ma ahimè, stavolta, non trovo nessuno ad attendermi dinnanzi alla sua abitazione...un dubbio mi assale: "sarà già andato? Ma sono solo in ritardo di due minuti...". Fugace sguardo alla strada e noto che il pulmino di sua proprietà c'è ancora...ma allora?
Vuoi vedere che la sveglia birichina non ha suonato! Attendo ancora 10 minuti e poi, un po' titubante, vado a suonare il citofono (Sergio non ha il telefono cellulare). Mi risponde la vocina flebile di Cristina, la moglie, che sibila: "Accidenti, mi sa che non si è svegliato... lo sveglio!".
Va bé, che ci vuoi fare, capita.
La cosa brutta di chi si sveglia tardi è che deve recuperare e fare tutto di corsa senza poter assecondare le proprie abitudini.
Di lì a 10 minuti, con ancora il sonno attaccato alle ossa, Sergio ed io saliamo in macchina e partiamo per raggiungere l'Oratorio di Ombriano.
Dopo pochi minuti, arrivati in prossimità della partenza, comincia la ricerca del parcheggio.
Però! C'è la folla delle grandi occasioni. Per fortuna conosco le zone, avendo abitato qui per alcuni anni e riesco a trovare un posticino in una vietta traversa.
Giardino innevato - Crema, martedì notte |
A questo punto si parte. L'aria è pungente e fa freddo, il cielo è sereno. Le previsioni indicano neve per lunedì e martedì (cosa che puntualmente avverrà il lunedì, martedì un po' meno...).
Devo dire che mi mancano gli altri componenti della Sbarra...
percorso Sabbioni-Bolzone |
Il passo si mantiene sempre vivace (almeno per me!).
Le molte persone incontrate alla partenza - e devo dire che sono state veramente tante - sono "snocciolate" lungo il percorso; qualcuna ci supera e qualcun'altra si lascia superare.
Arriviamo al primo ristoro parlando affannosamente, i muscoli tibiali mi fanno un po' male...siamo partiti troppo allegramente, penso!
Coda!! |
Il percorso è tutto su asfalto, per il momento. Giunti a Capergnanica si prosegue in direzione Chieve e ad un certo punto si devia a sinistra e si percorrono 4 chilometri circa su uno sterrato fra i campi gelati.
Attenzione!
Mentre corriamo lungo lo sterrato, una signora con cane si abbassa la tuta e si mette a fare i propri "comodi", ai lati di un campo, mostrando ai corridori le proprie terga...devo dire che è stato proprio un lampo a ciel sereno... ma per fortuna senza tuono! Ma sì, dai, in fin dei conti siamo in campagna e la natura deve essere lasciata libera di esprimersi...!!
La corsa prosegue fino al 2° ristoro, dove alcuni addetti, probabilmente stremati dal freddo, si lasciano andare a commenti non proprio gentili: "ma quanti siete?...non finite più!". Nel frattempo, per fortuna, il sole ci scalda un po' e ne approfittiamo per fare stretching.
(Accidenti, mi accorgo di essermi dimenticato di far ripartire il mio Garmin: ogni tanto alle soste lo spengo per vedere, alla fine, il passo in movimento...ed in questo caso mi sono perso 4 kms!).
Dopo esserci rifocillati si riparte sempre a buon passo e dopo poco, si corre lungo la strada fra Casaletto Ceredano e Chieve. Sempre molto carino questo tratto, caratterizzato da falsi piani che si abbracciano. Lo abbiamo già affrontato con altre corse; sembra di essere fra le colline...
Dopo l'ultimo ristoro anch'esso ben rifornito, posto sulla strada Chieve-Capergnanica e riparato da un gazebo "estivo", affrontiamo gli ultimi chilometri cercando di tirare un po' di più. Questo tratto non è particolarmente bello perché è la strada comunale e si passa ancora su un'altro cavalcavia prima di giungere al traguardo nell'oratorio di Ombriano. A questo punto siamo arrivati.
Sergio all'arrivo si defila a fare altro stretching all'aperto (al freddo!!). Io mi riparo al ristoro finale che è all'interno di un salone e per chi, come me, porta gli occhiali, è un mezzo disastro: umidità al 99,9% con occhiale a 0°C significa che istantaneamente si forma una condensa lattea sulle lenti da non vedere ad un metro di distanza. Infatti ci vorranno almeno 5 minuti prima di mettere a fuoco l'ambiente e la numerosa gente presente.
Ottime le vettovaglie e riesco anche a fare una foto a qualche percorso redatto a mano dagli organizzatori, bravi!
Giudizio finale (percorso 15 km): buona corsa, il tracciato non è particolarmente spettacolare, è poco impegnativo e prevalentemente su asfalto; la ristorazione è nella media con un buon numero di punti di controllo. L'organizzazione forse potrebbe migliorare il percorso, soprattutto alla fine (ultimi 300 metri) perché si correva in mezzo alle macchine dei corridori che se ne stavano andando...abbastanza pericoloso!
Il premio finale è stato molto ricco; lo potete vedere qui a lato.
Con questo è tutto. Alla prossima...
ciao
Pip