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lunedì 28 gennaio 2013

33° Camminata Pandinese 9-14-21 kms

Ciao a tutti,

eccoci anche stamane, 27 gennaio, a raccontare le corse campestri Fiasp del Cremasco e Cremonese.
Oggi eravamo in quel di Pandino per la trentaseiesima Camminata Pandinese. Strano ed affascinante paese questo Pandino, situato nella parte occidentale della Provincia a poche decine di chilometri da Milano, pieno di vita e molto stimato.


Immersione nella fitta nebbia
L'anno scorso avevo decantato questa corsa perchè molto bella anche se prettamente su asfalto, con percorso tranquillo fra le campagne e con pochissime automobili incontrate. Infatti devo dire che il disegno della gara ricalcava il precedente e non si è potuto contestare nulla; unica pecca il meteo, ma questo è casuale e non si può programmare, nè controllare: nebbia fitta e temperature sotto lo zero termico (-4,5°C era indicata sul pulmino del Sergito durante il trasporto).

Il gruppo di corridori della Sbarra, stamattina, era risicato; il Sergito passava a prendere il President e me, arrivando un po' in ritardo per il solito passaggio a livello maledetto, abbassato...anche la Domenica mattina!!


Ressa delle grandi occasioni
 Quindi, con i soliti dadoni rossi che ballonzolavano sopra al cruscotto del pulmino del Sergio, siamo partiti per raggiungere l'iscrizione alla corsa. Quest'anno si trovava all'interno dell'oratorio di Pandino, come per le marce serali e non in un bar come l'anno scorso: c'era stata infatti troppa gente, troppa ressa e confusione.
A dire il vero anche nello spiazzo dell'oratorio la calca c'era eccome! E all'interno dello stanzone adibito a reception, la sciura Piera del GTA, lungimirante ed intelligentemente, si era posizionata in prossimità dell'ingresso - era impossibile non vederla e non difficilissimo raggiungerla, brava Piera!
Consegnati alcuni documenti e ricevute le tesserine ed i biglietti, nonchè le ultime informazioni di altri tesseramenti e affini, si parte al trotterello, infreddoliti, scoraggiati dalla nebbia e dalle pessime condizioni metereologiche.
L'organizzazione, l'anno prossimo, dovrà gestire meglio le iscrizioni: sentivo gente che, spazientita, si lasciava andare ad epiteti non proprio lusinghieri.

Devo ammettere che comunque le condizioni meteo non hanno impedito alla gente di partecipare alla manifestazione Pandinese: il serpentone di corridori è stato innarrestabile dall'inizio alla fine...non ci si poteva sentire soli!

Buon compleanno Presidente
Io e il President, che oggi compiva gli anni...AUGURONI!!!, come dicevo poc'anzi, ci siamo messi al trotto, mentre il Sergito fremeva e scalpitava nel voler aumentare il passo...il ragazzo si è eccitato al solo pensiero di correre le prossime mezze maratone ufficiali nelle grandi città o nei posti più spettacolari: si è iscritto anche a Verona! ...e chi lo ferma più!!

Comunque la corsa si è trascinata un po' a fatica, in mezzo alla nebbia ghiacciata che si riposava sui vestiti, dormiente, o sui capelli e anche sulle sopracciglia. Veramente una strana sensazione di essere piombati in un'altra dimensione, in un'altra parte del mondo, forse al polo Nord!
Dopo il primo ristoro, incontriamo anche le ragazze che ci avevano spronato a fare una 20 chilometri a Pianengo l'anno scorso, dove il President era riuscito a sfondare il mitico muro della mezza maratona. Purtroppo stavolta anche loro si era accontentate della media distanza (14) e quindi non ci sono stati stimoli particolari...a parte che con la giornataccia, probabilmente non saremmo stati "accalappiabili"! Però, devo dire che è stato abbastanza piacevole che ci avessero riconosciuto, vista la moltitudine di gente che ha partecipato alla manifestazione; insomma, forse pian pianino incominciamo a farci un nome anche in queste occasioni.

I ristori sono stati abbastanza scarsi: tè in bag in box - riscaldato chissà come - e biscotti secchi; solo al secondo riposo erano presenti anche spicchi di limone.
Proseguendo la corsa, siamo giunti lemme lemme al castello visconteo di Pandino, di cui ho già parlato nello scorso post: passare all'interno con l'eco dei pesanti colpi delle scapette da corsa, ha rievocato la cadenza che avrebbero potuto avere i Cavalieri e i Signori che vi abitavano anni orsono. Anch'io ho cercato di imitare il passo del cavallo ma le gambe non sono riuscite ad aiutarmi più di tanto: un momento di rievocazione storica deve essere passato nella mia mente perchè ho avuto un attimo di "spasmo" cerebrale, non spiegabile, come se fossi andato indietro nel tempo...
...ma forse era solo un calo di zuccheri!!

Finalmente siamo giunti alla fine della corsa: il ristoro finale era formato da un lungo tavolo con biscotti, tè caldo e da molti piatti con porzioni quadrate di torta alla panna appena scongelata, con l'interno ancora congelato, però, per via della fredda nebbia presente. Io l'ho assaggiata e non ho sentito nessun sapore...il troppo freddo mi aveva anestetizzato il palato.

Per combattere il "cuore gelato" nel mio stomaco, ho bevuto un bel tè caldo e una fetta di pane con marmellata; meglio il pane che la piastrella gelata!
Come sempre la gente - e perbacco quanta! - si è accalcata felice e gioiosa cercando di arraffare quanto più poteva dai tavoli imbanditi per rifocillarsi dopo la fatica, giustamente...tutto come da copione!!

Il premio è consistito in un'altra piastrella: una bella forma di Taleggio. Ci faremo un bel risotto!
Ok, Ragarunners, anche oggi abbiamo finito...
...alla prossima.
Pip


mercoledì 16 gennaio 2013

9' CORRICREMA D'INVERNO kms 8-13-20

Bentornati amici Ragarunners, stamattina (13/01/2013) stiamo in città (Crema). Infatti c'è la Corricrema d'inverno, la 9a edizione. (vedi tracciato Garmin)

Iniziamo subito con gli accordi per il ritrovo del team "Alla Sbarra". Si decide di andare a piedi - o di corsa - e cerchiamo di metterci d'accordo via e-mail, ma niente, non c'è verso! La mia proposta di "rastrellarci" a piedi facendo le vie del  centro di Crema a determinati orari, non viene recepita e per questo, dopo parecchi batti e ribatti elettronici perché qualcuno non aveva capito "una beata fava!", il President ordina il ritrovo a casa del Sergito per le 7:50.
Ok...alea iacta est!

Stamattina quindi, dopo aver pensato di prendere comunque la macchina, essendo io appena uscito da un "fluidissimo" raffreddore, mentre mi recavo dal Sergio, ho incrociato il Waltere che correva verso la casa di quest'ultimo, come concordato. Mi sono fermato a raccoglierlo...

Dopo i saluti, abbiamo aspettato l'Ives...ma dove diavolo si è cacciato?...il tempo scorre...
...va bé, aspettiamo ancora un po'.... poi decidiamo di portarci verso la zona di iscrizione, alle Scuole Magistrali. Si sarà impagliato (rimasto a letto)!!
Arrivati dalla Piera del GTA, ecco che spunta Ives sorridente, era venuto direttamente da casa in macchina!
Lo scambio di e.mail deve avere sortito davvero l'effetto di un anestetico-ansiolitico: non aveva capito più cosa fare.
Ci iscriviamo e promettiamo alla sciura Piera di andare in sede il Giovedì per ritirare documenti, libretti  e pagare oboli e balzelli!

Ma passiamo alla corsa campestre: parecchia gente del Cremasco che ho persino incontrato prima delle 8 in viale S.Maria che correva già; quindi penso che oggi il numero di partecipanti alla corsa sia stato molto alto. Ottimo perché la giornata non era bellissima, anzi, uggiosa da paura con grigio e pioggerella senz'anima che non ti bagnava neanche (sfaticata!) e si sa, più gente c'è, più allegria si respira...

Bene, si parte. Siamo abbastanza veloci e percorriamo subito le vie del centro di Crema che alle 8:15 dormicchia ancora sotto lo sguardo severo del Torrazzo. In piazzale Rimembranze si devia verso il parcheggio della buca e si correrà, come facciamo in primavera ed estate, sulle rive del serio e poi da Ripalta Nuova fino a Crema passando per S. Michele fino al Cimitero Comunale.
Comunque al 5 chilometro circa, dopo lo strappo di Ripalta (una salita da fare accelerare il cuoricino) ci si ferma a prendere un po' di fiato ed il tè caldo. Il ristoro è uno dei più miseri che abbia mai visto durante le corse campestri... solo tè caldo e due fette biscottate con un cucchiaino di marmellata buttato sopra "a cazzuola"!!...andiamo bene!
Poco dopo il percorso si allunga sulla ciclabile Ripalta-Bolzone, ma prima di arrivarvi, chi affronta i 13 chilometri, come noi, devia a destra per San Michele - dimenticavo che chi è sul percorso più breve ha già deviato, costeggiando il "favoloso mondo di Garbage" con i suoi profumi e i suoi colori...

Comunque l'Ives ed il Sergito allungano la falcata e staccano me e il Waltere (il Giamba ci aveva già salutato con la solita gamba...quella del Giamba!, affrontando la 20 kms).
Noi restiamo in retrovia per difendere le ultime posizioni. Devo dire che una settimana di riposo forzato non fa male alle giunture ed articolazioni. Anche Waltere era fermo da un po' ed è stato meglio non forzare molto. I due cavalli pazzi della giornata invece sono molto motivati e vedono il 2013 pieno di corse e di traguardi da tagliare...bravissimi!!!

La partecipazione del gruppo (il President?) alla corsa di Sarnico-Lovere di fine Aprile ci sta dando uno stimolo in più per allenarci e migliorare la nostra forma fisica in maniera determinante!

Tornando alla gara, il secondo ristoro piazzato sulla Crema-Capergnanica è un po' meglio del primo perché offre anche il limone, ma direi che in definitiva i ristori sono stati abbondantemente sotto la media e appena sufficienti.

Il tracciato durante la corsa è molto ben definito e anche se ben conosciuto, apprezzato e articolato. Oltretutto fino a Ripalta siamo stati aiutati da volontari che fermavano il traffico; poi ne abbiamo incontrati anche al rientro in Crema; tutto sommato ben l'organizzazione, bravi e bene le indicazioni, solo la deviazione ai semafori di Longoni è stata difficile da notare e qualcuno stava per saltarla passando davanti allo stadio Voltini...
...per poi proseguire verso via XX settembre?? Speriamo di no!

A fine gara, invece, molto bello il premio con pasta, merendine e un paio di calze corte da corsa, molto carine e utili, forse contenitive. Vedi foto.

Il chilometraggio non è stato molto preciso: alla fine il mio Garmin segnava poco più di 12,5 chilometri, forse ho perso qualcosa nei ristori ma mezzo km è un po' troppo! (i metri non sono più quelli di una volta! ndr)

Al ristoro finale ennesimo "guazzabuglio" con il gruppo che si perde nella folla (ma non sembrava così tanta!). L'Ives non si trova più...alle 18:52 manderà un'e-mail di richiamo, seguita da spiegazioni: "...panino con collega, in due minuti eravate tutti spariti!?"

Ma sì, va bene anche così, tanto ci vediamo presto... e gli amici è difficile trovarli ma anche perderli!!!

Bene, anche oggi siamo arrivati al traguardo, ci risentiamo per la prossima.

ciao lupini.
Pip

domenica 6 gennaio 2013

1° Gennaio 2013 - da Paderno d'Adda A Brivio (Lc)


Ciao a tutti i ragarunners!!

Il primo gennaio il gruppo de Alla Sbarra è andato a Paderno d'Adda per l'apertura ufficiale dell'anno podistico. Infatti è già il secondo anno che ci ritroviamo a correre insieme fuori dalle "mura domestiche" per iniziare l'anno nuovo diversamente, soprattutto per affrontare un percorso nuovo e suggestivo.
Anche questa volta siamo nel comprensorio della provincia di Lecco, come suggerito da Ives che conosce bene queste zone.

Partiamo da Paderno per arrivare a Brivio (da ponte a ponte!).

Come si vede dal satellite, si parte dal parcheggio in prossimità del ponte di Paderno e si scende con la strada in direzione Nord; percorrendo circa 7 kms, si arriva a Brivio costeggiando il fiume, attraversando degli incantevoli paesaggi degni di un racconto di Jerome K. Jerome.

Partenza da Crema alle ore 11. Sergito passa a prendere tutti con il pullman delle grandi occasioni! Nell'ordine: Marzia, Ives, Checcuz, io e Giorgio. Anche Luca, detto il Plizza, è presente. Forse doveva smaltire l'abbondante cena di fine anno !?
Anche quest'anno manca il Presidente che preferisce passare i giorni di riposo in un residence austriaco "in the middle of nowhere".

Dopo un' oretta di macchina divagando del più e del meno, arriviamo in prossimità del ponte di ferro (gioiello italico) e iniziamo a cambiarci, indossando il vestiario più idoneo ad una corsa "cross-country". Siamo tutti eccitati per la piccola avventura che ci aspetta, memori della precedente esperienza. Subito dopo la ripida discesa che ci fa arrivare sulle rive dell'Adda, ripercorriamo un pezzo di sterrato che avevamo già affrontato l'anno precedente, fino ad Imbersago: in questo piccolo porto fluviale ci sono le famose barche di Leonardo... È bellissimo correre tutti insieme in mezzo alla natura, isolati dal traffico e dalla gente - sono ancora tutti a nanna probabilmente, forse anche il fiume perchè sembra quasi fermo!

L'acqua è pulitissima e in prossimità della riva si vede ad una profondità di almeno un paio di metri; non si vedono esseri viventi però... Nel frattempo si discorre di tutto e si segue con lo sguardo il fiero Checcuz che è venuto lo stesso, anche con un paio di costole fatturate da una caduta, con la propria mountain bike. Si inerpica e arranca, pedalando, fra i rovi di improbabili sentieri mai percorsi come se le costole fossero solo delle fastidiose punture di insetto. Grande Checcuz!


Proseguiamo.

Giorgio, insieme a Luca e Sergio volano spinti da un peso "specifico" inferiore al mio e a quello di Ivano. Anche Marzia spinge forte e ci ritroviamo a Brivio per il dietrofront dopo aver percorso i 7 deliziosi chilometri quasi in un batter d'occhio.

A Brivio facciamo una piccola pausa con foto ricordo e boccone di barretta ai cereali e sorso di bevanda energetica dei generosi Marzia e Ives. Si riparte alla faccia degli zamponi e lenticchie che hanno visitato le nostre dimore in questi giorni di festa...
 
Durante il percorso, tutta la natura incontrata ti ripaga della fatica che si fa per alzarsi presto il primo dell'anno, mostrandosi in tutta la sua fredda e sobria dolcezza. È veramente un'esperienza correre immersi nello spettacolo della natura ed alcune foto lo dimostrano, anche se partecipare in prima persona è molto più gratificante che guardare alcune foto: consiglio a tutti di fare una corsa in questa parte di Val Padana appena possibile.

Alla fine, dopo la salita spacca-polpacci, ci rifocilliamo tutti insieme con arance, focaccine, bibitoni di color ramarro e cioccolati; ma il tocco finale è dato dalla bottiglia di spumante dolce portata dal Plizza che ci unisce in un brindisi di inizio anno nuovo veramente speciale...Buon anno e felici momenti a tutti!!

Dimenticavo: come l'anno scorso, anche quest'anno abbiamo avuto il nostro "malato". L'anno scorso il Checcuz con una congestione da infreddolimento; quest'anno il Plizza, che durante il rientro sul pulmino non ha retto alla guida spericolata del Sergito e/o al freddo e ha dovuto ridare tutto quanto ingurgitato durante il ristoro finale nel bagno di casa, costringendo il gruppo ad una repentina deviazione verso la propria abitazione per evitare inondazioni e "bagni di folla" sul veicolo.
Scampato pericolo!

Alla fine un altro indimenticabile primo dell'anno...e mi raccomando, tutti presenti al prossimo!

Ciao
Pip