Oggi siamo solo in due perché fra un paio di giorni, io e i miei compagni di avventura, miei compagni del gruppo AllaSbarra, correremo la 26 chilometri della Sarnico-Lovere. Le tabelle sconsigliano di fare corse lunghe nella settimana della corsa impegnativa, ma io voglio accompagnare il Presidente Walter...non vorrei che trovasse motivo di rinuncia alla corsa per troppe mancate partecipazioni. Infatti è da un po' di tempo che non calca la scena podistica!
Ma ecco che lo vediamo ritratto in una suggestiva immagina: qui a destra al 4° chilometro. Bravo Waltere!!
Ma cominciamo dall'inizio.
Passo io col mio cingolato, non più cingolato, a prendere il Presidente. Quindi, in cinque minuti arriviamo a Ripalta Vecchia dove ci aspetta, come di consueto la battaglia del parcheggio. Fortunatamente, riusciamo ad essere gli ultimi ad entrare nel giardino comunale adibito a parcheggio e riusciamo a piazzare il mezzo e a vestirci per poter partire al piccolo trotto, dopo avere pagato il solito obolo con riconoscimento.
Il GTA, con il Presidente Nava ed i suoi fidi scudieri, è sempre presente: il Nava non è un uomo, è un maestro d'ascia, orale!! Mentre distribuisce i biglietti agli associati, nello stesso tempo, li allieta e li intrattiene con storielle e aneddoti degni del più famoso Gino Bramieri. Un vero maestro dell'eloquenza e dell'intrattenimento; complimenti anche per la sua longevità e salute.
Partiamo al trotterello, sapendo che fra due giorni percorrerò 26 chilometri, mi concedo una corsettina veramente rilassante. E così sarà.
Si percorre un breve tratto asfaltato di circa un chilometro e più, in direzione di Madignano (lungo la bella ciclabile) fino alla svolta verso i campi e per un paio di chilometri si cercano di evitare buche ed i sassi.
Dopo avere attraversato un cascinale, si svolta a destra e si percorre la strada comunale fino al fatidico e tanto atteso percorso lungo il fiume Serio. In realtà, prima, si "circumnaviga" un laghetto di una cava, situato vicino al ponte sul Serio in prossimità del Macello di Crema.
Il tratto che comprenderà almeno 4 chilometri da percorrere lungo il fiume, ci porta al primo ristoro, situato all'interno di un cascinale. Il servizio è molto cortese e le cibarie sono più che abbondanti: un cesto di panini sta per esplodere e chiede di essere consumato...molte casalinghe, giunte al Marzale per la camminata della domenica non si fanno di certo pregare...
Proseguiamo lungo il percorso, in scioltezza, fino a raggiungere, senza grossi sussulti la famosa chiesina del Marzale, dove il secondo meritato riposo con ristoro ci vene offerto: stavolta è meno rifornito del primo ma sufficiente per rimettere in circolazione gli elementi nutrienti e necessari per proseguire fino al traguardo, per chi ha scelto i 12 kms, come noi, situato ad un paio di chilometri da questo caratteristico e ameno luogo di religiosi pensieri.
Infatti dopo poco meno di un paio di chilometri, percorrendo la sempre verde strada comunale del Marzale giungiamo al via e raggiungiamo il ristoro finale, organizzato nell'oratorio di Ripalta Vecchia.
Qui si sono potute gustare molte fette biscottate con marmellate differenti, panini, biscotti e acque in abbondanza...ho visto svolazzare anche qualche colomba!
Il premio finale è consistito in un pacco di insalata già lavata, per la felicità delle nostre consorti, un pacco di pasta di marca e un pacco di riso: un ottima varietà e anche quantità di cibarie. Bravi gli organizzatori!
Benissimo, anche oggi ho cercato di descrivere una delle più belle corse del Cremasco.
Grazie per essere stati in mia compagnia e vi saluto, aspettandovi alla prossima recensione di una manifestazione ludico-motoria organizzata nell'ambito del Comitato Provinciale Fiasp di Cremona.
Ciao.
Pippo