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martedì 7 giugno 2011

18° Giro della banchina del canal, km 7/14/20 - 10° Trofeo Arfani Costante e Giuseppina A.M.

Eccoci Runners, sempre qui, sempre io...ma nessuno dei miei compagneros vuole scrivere qualcosa? Chissà se sono troppo occupati o troppo pigri. A dire il vero io sono l'uno e l'altro, però mezz'oretta per scrivere queste righe la trovo...
Quindi...mistero dei misteri...Chissà, forse un giorno riusciremo a scoprirlo...però ho perso un pò la speranza.

Va bè, andiamo avanti dopo questo sfogo.

La corsetta appena effettuata vedeva tutti i nostri eroi più uno, pronti al via vestiti e coperti per affrontare la pioggia: infatti le previsioni davano tempesta e temporali nella zona di Nosadello/Pandino. Ovviamento noi, uomini del ventunesimo secolo, ci siamo attrezzati con abbigliamento adatto all'uopo...
Non tutti però, perchè il Checcuz abbozzava una felpina di ciniglietta stile pigiama che poteva trarre in inganno, nel senso che piuttosto sembrava uno strofinaccio di casa riadattato alla bisogna, per correre sotto l'acqua.
Ed in effetti al terzo km, dopo che la partenza era stata data sotto un diluvio a gocce grasse e pesanti come pigne, lo stesso Checcuz mormorava a bassa voce: "azz...mi si sta inzuppando tutta la felpa,..adesso pesa 3 chili!...".
Ed ecco che l'affermazione precedente mostrava tutta la sua veridicità: era uno straccio da cucina, stile spugnetta!!

Gli altri compagneros indossavano capi eccelsi e sopraffini: Ives vantava un giubbino color rosso-mattone di marca da oltre duec.............euri, oh parbleu!!; Walter, il suo gilet da battaglia, leggermente ristretto (da lavaggi o da oversize del President?). L'uomo in più, Stefano, mostrava abbigliamento tecnico alla moda e molto valido perchè alla fine della corsa era asciutto come il sederino di un bebè della pubblicità!
Anche i suoi capelli erano fresci e asciutti come fossero appena usciti da una messa in piega professionale! Mistero...
Lo scrivente invece aveva un giubbino leggero anti-acqua della Mizuno nuovo di zecca...che alla fine era Mi-zuppo come lo straccio del Checcuz (che nervoso...#%!!). Ives comunque era il più attrezzato ed il più "cipollato", tant'è che durante la corsa si svestiva e si rivestiva con una velocità che, se la facesse tenere alle sue gambe,...sarebbe davanti a tutti a quest'ora.

Ma veniamo alla corsa, che forse è meglio: molto ben organizzata e con partenza dal Bar Gigi di Nosadello, sotto il diluvio universale appena cominciato.
A proposito, il nostro Ives - avevo promesso che l'avrei scritto - ha tradito il gruppo facendosi scarrozzare da Stefano, sia all'andata che al ritorno, abbozzando teneramente di tenergli la borsa sulla nostra macchina alla partenza perchè forse Stefano avrebbe fatto la corsa delle sciure perchè "invalidato" da leggera tendinite: non si fà, non si fà...e per domenica prossima, se fossi in lui, mi informerei sull'orario dei treni per qualsiasi destinazione!
Comunque, dopo questo inciso, la corsa si è svolta quasi tutta su sterrato (75%), "sfangato" molto tecnico e affaticante che ha spezzato le gambe. Soprattutto perchè il percorso - oggi è il giorno dei misteri - qualunque direzione si prendesse, si correva controvento e tutti noi ci siamo sentiti un pò Don Chisciotte...ma senza cavallo.
 (a proposito, per restare a tema, vi allego il link di un bel sito - tecnico - di mulini a vento)

Il President durante il tragitto ha lamentato un fastidioso e continuo dolore ai muscoli lombari (allego altro sito, per lui utile in questo caso) e non si sa bene se sia stata colpa del cavallo, assente, o del cavaliere. Ma comunque...
Tutto sommato una corsa da fare perchè molto piacevole e a tratti rilassante, che ha lambito campi di mais adulto di un verde smeraldo veramente intenso e con i profumi inebrianti della nostra campagna.
Direi molto bella.

Anche stavolta, ma mi sto informando per cambiare l'attrezzatura, il mio GPS ha confermato di essere, come dice la mia collega Marzia, un catorcio; sto valutando nuova e più valida strumentazione che forse riuscirò a presentarvi la prossima volta. Però vi allego comunque il percorso tracciato in modo da avere un'idea di dove siamo andati a correre e chissà, forse qualcuno sarà interessato a venire a divertirsi con noi...
...naturalmente abbiamo fatto i 14 km, che poi erano poco più di 13 e il pallino rosso non è l'arrivo vero ma bisogna prolungarlo fino al verde, luogo della partenza e arrivo.

Cari, con questo è tutto, vi saluto a vi rimando alla prossima;

ciao
Pip

sabato 4 giugno 2011

3° Duminica toch anse'ma a pè - Ripalta Cr.sca km 8/14/20

Pronti, via!
Dal centro sportivo di Ripalta Cremasca siamo partiti, giovedì 2 giugno mattina ore 8:00, Festa della Repubblica, per la nostra "galoppata" settimanale del benessere...

I chilometri da fare - li leggete nel titolo - erano i soliti, divisi nelle tre categorie:
-8 km, categoria "Ives" per le signore e i principianti delle corse campestri e gli anziani in genere,
-14 km, categoria dei cosiddetti "quarant'enni con speranza...", per tutte quelle persone che credono di ringiovanire correndo un pò...
e poi la 20 km, categoria dei "no, non ancora;  non sono ancora così vecchio..." per tutte le persone che non vogliono, anzi che non vorrebbero "quarant-are!!", ma soprattutto pensare di... non farcela più...

Insomma c'eravamo tutti, il President, Ivs, Checcuz ed io: e ci siamo divisi i percorsi. A dire il vero non proprio i percorsi ma i tempi di percorrenza. Infatti siamo arrivati scaglionati in singoli gruppetti con percorrenze degne di nota e dividendoci fra la 14 e la 20 (che ha fatto solo il Che!).

La corsa è partita bene, eravamo immersi in una coltre di nebbia con un'umidità del 110% (avete presente Novembre ma con giornata calda! Ecco, così!) ed una visibilità che ci sarebbe voluto il Faro di Ile Vierge per ritrovare la strada del ritorno. (non perdetevi il link tecnico sui fari !!).
Ma tant'è che dopo le prime gocce di sudore, non si sa se per lo sforzo per l'andatura da "keniani", l'alta umidità o per la visibilità, il gruppetto degli sbarrati si è diviso in due troncon...tronchetti...Ivs e Waltere, io e il Che.
Come dicevo, l'andatura iniziale ha creato uno strappo che si è evidenziato e allungato ancor di più lungo lo sterrato e si è protratto fino alla fine; anzi, al bivio della 20 km, Checcuz mi ha stretto la mano, mi ha abbracciato come farebbe un condannato a morte prima della imminente dipartita e si infilato a sinistra lungo la strada per tornare a Moscazzano a rincorrere i "no, non ancora; non sono ancora così vecchio...".
"NOOO, FERMO!!...per i 20 km non è di lì, ma a destra, verso Crema...!!" gli hanno gridato gli organizzatori: ecco, come al solito stava sbagliando strada - Pensate che durante la campestre di Agnadello dall'altro anno, Checcuz si è staccato dal gruppo e invece di fare il percorso con noi si è perso nella campagna e fra le frazioni e i paesi. Lo abbiamo ritrovato al traguardo, bagnato ed infreddolito come un pulcino appena uscito dall'uovo; fortunatamente, però, non abbiamo dovuto chiamare il 118!! -
Ma il Checcuz, si sa, è il Checcuz!!

Comunque, la corsa è stata piacevolmente allietata da ristori degni e essenziali, con zuccheri e limoni, acque fresche e bevande: molto gratificanti. Anche la nebbia si è diradata durante lo svolgersi del tragitto e il sole non si è fatto rimpiangere, anzi.
Quindi direi, tutto sommato una buona campestre, 3/4 asfalto e 1/4 sterrato, con una discreta presenza di persone; ah!, dimenticavo, c'era una lotteria a premi finale compresa nel prezzo del biglietto e, così, ci siamo portati a casa, oltre alla bottiglia di bianco frizzante Chardonnay dell'Oltrepò Pavese, anche un set di posate per il campeggio (io) e una maglietta blu con pubblicità a caratteri cubitali sul davanti (Checcuz).

Va bene, miei cari, anche questa è fatta; anche oggi sono riuscito a incidere nella pietra questa campestre...e come direbbero i ragazzini sapientoni di un famoso cartone animato: E' fatta!! E' fatta!! ...E' fatta!!E' fatta!!E' fatta!!
Quindi , ci sentiamo per la prossima, che sarà a Nosadello, domenica 5 giugno.
ciao a tutti
Pip