Stamattina siamo in quel di Casaletto Ceredano, paese del comprensorio Cremasco di circa 1200 abitanti (dato aggiornato a dicembre 2013 - fonte Wikipedia).
La giornata si presenta stupenda dal punto di visto meteorologico. E sappiamo bene che in quest'estate "autunnale", un po' di cielo azzurro non può che allietare i nostri cuori! L'aria è frizzante e la luce crea un contrasto cromatico veramente straordinario, di verde e di azzurro come se ne vede di rado nella nostra campagna in agosto: di solito una cappa di umidità e grigiore regna sovrana ed avvolge i manti erbosi. Ma non oggi... e a dire il vero neanche durante i giorni passati...
Centro Sportivo |
Il cartellino di partecipazione con riconoscimento viene debitamente pagato: con tutto il lavoro che gli organizzatori svolgono per preparare queste manifestazioni, ci mancherebbe anche che non contribuissimo!! Spero vivamente che tutti i partecipanti lo facciano.
Percorso 19 kms |
Ma andiamo all'attività sportiva che sta per cominciare. Si parte col riscaldamento...
I primi chilometri di percorso sono misti. Un po' di asfalto fra le villette di Casaletto Ceredano e sterrato con erba di campo fino ad arrivare al 2° chilometro. Come dicevo, la giornata fresca e assolata riempie i nostri cuori e lo spirito, e soprattutto la gamba, corre senza grossi affanni, anche se aiutata da un passo tutt'altro che "olimpionico".
Ives |
Imbarcadero di Casaletto |
Sentiero de l'Adda |
E infatti scatto qualche foto all'amico Ives e anche alla natura che ci circonda: abbondante e rigogliosa come non mai in quest'estate "bagnata".
Peccato che questo sentiero si esaurisca abbastanza presto: infatti dopo poco riappare la nostra aperta campagna anche se, con questa luce, non si può certo recriminare la bellezza di questi panorami.
Appena dopo il 6° chilometro incontriamo un'altro ristoro. Mi ricordo che l'anno scorso avevamo messo le teste accaldate sotto i rubinetti che, copiosamente, fornivano acqua ai podisti in un agosto arrroventato. Quest'anno ci siamo accontentati di bere tè con uno spicchio di limone.
Proseguendo al buon passo, ma mai esagerato, eccoci arrivati all'ottavo chilometro e qui incontriamo il terzo ristoro davanti alla ormai stra-famosa Abbadia Cerreto presso l'omonima località.
Per una volta, io e Ivo, riusciamo a farci fare uno scatto insieme da un gentile organizzatore che stava rifocillando i corridori assetati. Grazie!!
Dopo un piccolo spuntino con solito tè e limone, proseguiamo, ma dopo poco ci troviamo di fronte ad un bivio di deviazione a seconda della distanza da percorrere: 14 o 21 kms. Avendo pensato alla giornata stupenda, non ci lasciamo scappare l'opportunità di allungare la mattinata e scegliamo di proseguire sulla lunga distanza. Ripensandoci bene, faremo sicuramente più di 15 chilometri, ma non 21, perché abbiamo già passato un altra deviazione "di allungo", non imbucandola, diciamo così...
Il percorso si snoda quindi lungo asfalto per circa 1 chilometro e questo ci rilassa un pochino la muscolatura periferica; dopodiché si entra in sterrato per un paio di chilometri, fino a Bastia-Molina: praticamente un aggregato di cascine da cui si passa necessariamente per poter arrivare su una strada asfaltata che ci condurrà al quarto e penultimo ristoro (ma quanti ristori ci sono?), posizionato alle casolari di Dosso.
3° ristoro - casolari di Dosso |
Ultimo ristoro |
Peccato che durino poco e la loro vita si concluda comunque dopo un anno o poco più, a seconda del chilometraggio effettuato. Anyway...
Quando la fatica comincia a farsi sentire, passiamo in prossimità di un bellissimo laghetto (forse privato) che ci spinge e accompagna verso l'ultimo ristoro, servito da una graziosa e gentile signora che si scusa di avere solo acqua perché sono passate tante persone prima di noi: siamo gli ultimi o siamo partiti troppo tardi?...ah, no, forse è perché abbiamo allungato il percorso restando nelle retrovie dei più blasonati corridori delle mezze maratone, ecco perché!...forse...
I giochi sono fatti!! E noi strafatti!!
Ancora poche migliaia di metri e siamo al traguardo. Infatti, dopo aver percorso asfalto lungo la strada Casaletto-Chieve, ed aver tagliato un insignificante pezzetto di percorso "ad U" che tutti gli anni tagliamo, finalmente, riusciamo a concludere la manifestazione ludico-motoria.
GTA management |
Il riconoscimento fornito dall'organizzazione, anche quest'anno, è un sacchetto di riso da un paio di chili, che apprezzeremo degustandolo con un buon soffritto di olio, aglio, cipolle e funghi porcini, perché no? Un buon risotto ai funghi rianima anche i moribondi, non credete?
Bene, anche oggi siamo arrivati al traguardo e con questo vi saluto cordialmente e vi aspetto per la prossima recensione.
Ciao a tutti.
Filippo
Nessun commento:
Posta un commento